venerdì 21 settembre 2007

Movimenti respiratori e ventilazione

I polmoni non hanno muscoli, si espandono e sì ritraggono passivamente grazie ai movimenti dei muscoli intercostali e del diaframma. I muscoli intercostali contraendosi sollevano le costole provocando un movimento verso l'esterno delle pareti toraciche; quando questi muscoli si rilassano, il volume toracico diminuisce. Un altro muscolo impiegato nella respirazione è il diaframma, che costituisce il pavimento della cavità toracica. Quando il diaframma si contrae, cioè nell'inspirazione, si abbassa e la cavità toracica aumenta; quando il diaframma si rilassa, si solleva formando una specie dì cupola e la cavità toracica diminuisce. Anche i muscoli addominali contribuiscono a questi mutamenti di volume.

I cambiamenti delle dimensioni della cavità toracica influiscono sulla pressione gassosa all'interno dei polmoni: quando la cavità toracica aumenta la pressione all'interno del torace diminuisce; questa diminuzione di pressione fa si che si aspiri aria all'interno dall'ambiente esterno, che si trova ad una pressione più elevata. Quando la cavità toracica diminuisce, la pressione interna diviene maggiore di quella atmosferica e il gas viene espulso dalle vie respiratorie.

La tosse e gli starnuti sono delle attività respiratorie modificate che servono ad eliminare secrezioni mucose, particelle di polvere od altro materiale dalle vie respiratorie.

La capacità polmonare:
La capacità dei polmoni ammonta a circa 5000 cc Cioè, 5 Litri così distribuita:


- 500 cc aria introdotta tramite inspirazione normale;
- 1500 cc possono essere introdotti con inspirazione forzata;
- 1500 cc vengono espulsi con espirazione forzata;
- 1500 cc aria che rimane nei polmoni (aria residua).


I polmoni hanno sempre una quantità di aria residua presente.

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